venerdì 22 aprile 2011

El Cantante

El Cantante

Hector Lavoe è stato uno dei più grandi cantanti di salsa della storia. Veniva da Porto Rico, ma si era trasferito a New York con la famiglia a diciassette anni e lì, giovanissimo, aveva trovato la sua strada nella musica come vocalista nell'orchestra di Willie Colón. La sua personale battaglia contro l'industria discografica a colpi di talento (ne aveva da vendere) e carisma non allontanò mai Lavoe dal palco, a farlo furono le droghe alle quali ormai era assuefatto. Parte della sua parabola è narrata nel brano composto da Rubén Blades “El cantante”, che appare nell'omonimo film diretto da Leon Ichaso e prodotto da Marc Anthony e Jennifer López in omaggio al grande artista.
Nella storia di Lavoe deve averci riconosciuto qualcosa della sua, il cubano americano Leon Ichaso che, arrivato a New York negli stessi anni del grande salsero, ha trovato la sua strada come regista nella città le cui notti sono cadenzate dai ritmi latini. Tant'è che il direttore di cinema era conosciuto per essere uno specialista di realismo urbano. Questo quando ancora operava in maniera indipendente, prima di approdare a Hollywood e dirigere El cantante.
Voluto fortemente da Marc Anthony, che offre corpo, movenze e voce all'Hector Lavoe cinematografico – e nella vita è tra gli eredi del salsero portoricano – il film manca di coraggio. Invece di addentrarsi in complicate situazioni legali che da sempre hanno visto case discografiche farsi ricche alle spalle degli artisti, preferisce fare luce sull'aspetto più banale della vita del cantante: il sesso, la droga e la salsa.
È la scena latinoamericana, il barrio, visto attraverso la lente hollywoodiana, con tanto di star d'eccellenza, la brava Jenny From The Block, Jennifer López. È un grande show in cui la musica offre il maggiore intrattenimento.
L'interpretazione di Marc Anthony è impeccabile, tanto che vien da pensare che abbia passato i pomeriggi della sua adolescenza a imitare il suo idolo davanti allo specchio, con una spazzola in mano e gli occhiali da sole del padre infilati sul naso.

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